PURIFIÉE À LIVOURNE (1813-1814)

  • Lettera da Bastia, 6 novembre 1813, a Empoli, via Livorno. Quattro tagli sulle quattro piegature praticati senza dissigillare la lettera, inserendo un bisturi dai lati minori. Le misure diverse per i quattro tagli (mm 35 in alto, mm 32 a sinistra, mm 34 a destra e mm 46 in basso) confermerebbero che furono fatti manualmente, indipendentemente uno dall'altro. Al verso bollo ovale PURIFIÉE À LIVOURNE, segno di tassa 7 (décimes).


    Le lettere provenienti dal Levante e da Malta venivano disinfettate aperte dopo aver rotto il sigillo (fig.1-A). La chiusura veniva successivamente ripristinata applicando una/due ostie (fig.1-B) e sovrapponendo il bollo ovale in negativo LAZZARETTO DI S.ROCCO (fig.1-C), per garantire che l'operazione era stata effettuata nel rispetto del segreto epistolare e secondo le procedure sanitarie previste.

    Le lettere provenienti dalla Corsica venivano disinfettate chiuse, inserendo un bisturi all'interno da uno dei lati minori e incidendo la piegatura dall'interno in maniera da praticare 2/3 o 4 tagli (slits) (fig.2) attraverso i quali far passare successivamente i vapori della disinfezione.

    Su queste lettere non troviamo traccia di rottura del sigillo e successiva risigillatura, né impronte del bollo ovale del lazzaretto.

    Sono evidenti soltanto il bollo ovale Purifiée à Livourne, i tagli sulle piegature e le tracce della fumigazione/profumazione.


    Do you know other letters with this cachet?

    I'm going to finish an essay about the disinfection of letters in Tuscany in Napoleonic period. In a chapter I speak of the cachet PURIFIÉE À LIVOURNE used in Leghorn (1813-1814).